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Dr Giulio Bamonte, Oculista

Ambliopia (occhio pigro)

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Dr Giulio Bamonte

Medico Chirurgo Oculista Specialista in Malattie e Chirurgia della Retina

  • Che cosa è: l’ambliopia è anche denominata occhio pigro. Non è una malattia ma un disturbo dello sviluppo oculare. Uno o entrambi gli occhi non hanno sviluppato una vista normale durante l’infanzia. Di solito un occhio è normale, mentre l’altro è pigro.
  • Che cosa bisogna fare: portare a controllo il proprio bambino prima dei 4 anni di età. L’esame dovrebbe essere eseguito da un pediatra o da un oculista.
  • Perché è importante: una diagnosi precoce (prima dei 9 anni di età) è fondamentale per il successo terapeutico. Per la percezione della profondità sono necessari entrambi gli occhi.
Riconoscere un occhio pigro non è facile. Un bambino, infatti, potrebbe non accorgersi di non vedere bene con un occhio, poiché guarda con l’altro. Salvo che non sia presente un’evidente deviazione degli occhi (strabismo), è molto anche difficile per i genitori accorgersi che qualcosa non vada. L’ambliopia è un problema comune, presente in circa 2-3 persone su 100.Il contenuto va inserito qui
Ogni condizione che affligga la vista e lo sviluppo della capacità visiva durante l’infanzia è potenzialmente causa di ambliopia. In molti casi, i problemi associati all’ambliopia sono genetici, e quindi ereditabili. Tre sono le cause principali di occhio pigro: Strabismo o deviazione degli occhi; Difetti refrattivi (es. un occhio è molto più miope dell’altro); Cataratta congenita. Ogni causa che impedisca il formarsi di un’immagine nitida all’interno di uno o tutti due gli occhi è causa di ambliopia, se agisce durante l’infanzia. La cataratta congenita è di solito la condizione più severa.
L’ambliopia è diagnosticata mediante la misurazione della vista in ciascun occhio separatamente. Poiché è spesso difficile esaminare accuratamente un bambino, a volte l’oculista esegue questa misurazione giudicando come il bimbo segue gli oggetti con un occhio mentre l’altro è coperto. Diversi test possono essere utilizzati a questo proposito. Coprendo un occhio con una benda, se quello scoperto non vede bene perché pigro, il bambino potrebbe cercare di vedere con l’occhio coperto, cercare di togliere la benda o iniziare a piangere. L’oculista inoltre esaminerà l’occhio e i suoi movimenti per comprendere l’eventuale causa del disturbo visivo. Questi disturbi includono lo strabismo, una cataratta, infiammazioni, tumori o altro.
Per correggere l’ambliopia è necessaria una diagnosi precoce. Il bambino deve essere posto nelle condizioni di sviluppare la vista nell’occhio pigro, costringendolo a utilizzarlo. Di solito l’ambliopia è trattata coprendo o bendando l’occhio migliore, per settimane o anche mesi. Un altro metodo è la prescrizione di occhiali che consentano la messa a fuoco delle immagini nell’occhio pigro. Se gli occhiali da soli non fossero sufficienti, allora il bendaggio è necessario. Oppure, mediante l’utilizzo di gocce che dilatino la pupilla o lenti “sbagliate”, si puo’ offuscare senza bendare l’occhio normale, in modo da forzare l’occhio pigro a prendere il controllo. Anche quando una vista normale sia stata ottenuta con il trattamento, il bendaggio part-time dell’occhio migliore può ancora essere necessario per mantenere i risultati ottenuti. L’ambliopia non può, di solito, essere curata con il solo trattamento della causa che l’ha generata (cataratta, infiammazione, etc.). L’occhio pigro deve essere forzato per arrivare a vedere normalmente. Senza trattamento, o se la terapia è iniziata troppo tardi possono insorgere diversi problemi: L’occhio pigro può sviluppare un deficit visivo permanente; La percezione della profondità può venire meno o non essere sviluppata; Se l’occhio normale dovesse in seguito essere danneggiato, il paziente sarebbe costretto a una vita da ipovedente. Il successo della terapia dipende dalla severità dell’ambliopia e dall’età’ del bambino nel momento in cui comincia il trattamento. I bambini non amano la benda, quindi la collaborazione tra l’oculista e i genitori è essenziale.

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