- Blefaroplastica
- Chirurgia della Cataratta
- Chirurgia del Distacco di Retina
- Chirurgia del Glaucoma
- Chirurgia del Pucker Maculare
- Chirurgia delle Miodesopsie
- Chirurgia Refrattiva
- Colliri anti-glaucoma
- Cross-Linking del Cheratocono
- Degenerazione maculare
- Iniezioni Intravitreali
- Laser Retinico
- Lenti a Contatto
- Prevenzione del Distacco Retinico
- Tossina Botulinica
- Trapianto di Cornea
- Vitrectomia
La maculopatia senile, una volta insorta, non è eliminabile. Tuttavia il suo impatto sulla vista, e la vita dei pazienti, può essere limitato.
Nonostante le esatte cause della Degenerazione Maculare Senile (AMD) non siano ancora perfettamente chiarite, l‘assunzione di vitamine antiossidanti e zinco possono ridurne la gravità.

Alcuni tipi di maculopatia essudativa possono beneficiare di un trattamento laser, volto a bruciare e chiudere i neovasi sotto-retinici che danneggiano la macula. Un trattamento chiamato PDT (terapia fotodinamica) invece, prevede la combinazione di un farmaco, iniettato endo-vena, con l’utilizzo di un laser, focalizzato sulla macula, per cercare di bloccare o rallentare la crescita dei neovasi anomali.

Farmaci volti a neutralizzare il VEGF all’interno dell’occhio rallentano la crescita dei vasi anomali, limitando il leakage (stravaso) di fluido e sangue sotto-retinico.
Tre farmaci sono ora disponibili come anti-VEGF e sono iniettati all’interno dell’occhio, eseguendo una puntura con un ago molto sottile: l’Avastin, il Lucentis e il Macugen. Queste terapie con Iniezioni Intravitreali sono le prime a consentire un certo recupero della vista, tuttavia devono essere ripetute frequentemente, anche una volta mese.Tutte queste procedure possono limitare il danno alla vista e in qualche caso anche migliorare la qualità della visione, compromessa dalla maculopatia.
Tuttavia non curano il meccanismo di base e non è prevedibile un ritorno completo alla normalità una volta che un danno si sia instaurato.
Purtroppo quasi tutte le persone con questo problema alla fine riportano danni più o meno severi alla vista centrale.


Nel caso di un danno importante della vista, l’oculista può prescrivere degli strumenti ottici come ingranditori o televisioni a circuito chiuso, materiale di lettura con caratteri ingranditi o sistemi computerizzati per aiutare a utilizzare al meglio la residua capacità visiva del paziente maculopatico. Un’ampia possibilità di servizi di riabilitazione è inoltre disponibile, per consentire uno stile di vita ancora soddisfacente (vedi Ipovisione (visione bassa)).