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Dr Giulio Bamonte, Oculista

Chirurgia del Glaucoma

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Dr Giulio Bamonte

Medico Chirurgo Oculista Specialista in Malattie e Chirurgia della Retina

    • Che cosa è: esistono vari tipi d’interventi chirurgici per curare il glaucoma. L’operazione più comunemente eseguita èdenominata trabeculectomia. E’ un intervento cosiddetto filtrante, il cui scopo è di drenare fuori dall’occhio il liquido intraoculare in eccesso, responsabile dell’aumento della pressione.
    • Che cosa aspettarsi: è una procedura ormai considerata ambulatoriale, ed effettuata in meno di un’ora. Dopo l’intervento si puo’ tranquillamente andare a casa.
    • A chi è utile: se la pressione intraoculare non puo’ essere controllata con le sole gocce o con il laser, probabilmente l’intervento è la soluzione migliore per non perdere la vista.

Per Approfondire

In condizioni normali, all’interno della porzione anteriore dell’occhio circola un liquido trasparente denominato umore acqueo. L’umore acqueo è prodotto direttamente all’interno dell’occhio. Ogni giorno ne è prodotta una certa quantità che serve a dare pressione e consistenza al bulbo oculare. La stessa quantità di liquido che ogni giorno è prodotta, ogni giorno deve essere in grado di uscire.

Nel cosiddetto glaucoma ad angolo aperto, l’umor acqueo non defluisce efficacemente attraverso il sistema deputato al suo smaltimento, il cosiddetto trabecolato sclero-corneale, un sistema simile a una spugna situato nell’angolo interno dell’occhio.

La conseguenza è un rialzo di pressione all’interno del bulbo oculare.

Una pressione intraoculare elevata causa danno al nervo ottico e alla lunga diminuisce la vista.

La chirurgia filtrante del glaucoma serve proprio a diminuire tale rialzo pressorio.

La trabeculectomia è normalmente eseguita in anestesia locale e di solito dura meno di un’ora. Se necessario un blando sedativo puo’ aiutare il paziente a rilassarsi durante l’intervento.

Il chirurgo crea un piccolo sportello nella porzione bianca dell’occhio (la sclera). Poi confeziona una sorta di serbatoio chiamato bozza filtrante attraverso cui l’umore acqueo puo’ defluire ed essere assorbito nei vasi sanguigni che circondano l’occhio.

Infine, mette i punti al livello delle incisioni in modo da chiudere la ferita e regolare la filtrazione di liquido. Se cosi non fosse tutto l’umore acqueo sarebbe libero di uscire. Tuttavia dopo la chirurgia proprio il rilasciamento parziale di queste suture puo’ consentire di aggiustare il drenaggio al livello desiderato.

Uno dei potenziali problemi di questo intervento è la cicatrizzazione dei tessuti, che chiudendo la bozza ne vanificherebbe l’effetto filtrante. Al fine di limitare questo inconveniente, a volte si usano dei farmaci definiti antimetaboliti, che riducono localmente la proliferazione di cellule e tessuto cicatriziale, mantenendo aperto il passaggio di liquido.

Le percentuali di successo di questa chirurgia sono alte, ma non sempre un solo intervento è sufficiente ad arrestare la progressione del glaucoma. A volte puo’ essere necessario intervenire nuovamente o quantomeno continuare con le gocce.

Come per tutti gli interventi, anche nella chirurgia filtrante del glaucoma è insito un certo rischio. Una delle complicanze più frequenti è la cicatrizzazione.

Inoltre, un occhio sottoposto a chirurgia del glaucoma e con una bozza funzionante (che costituisce una sorta di tramite tra l’occhio e l’esterno), è a rischio (basso) d’infezione.

Se, anche a molta distanza dall’intervento, l’occhio si dovesse arrossare notevolmente e divenire dolente è importante non trascurare i sintomi e rivolgersi immediatamente dall’oculista. Potrebbe trattarsi, infatti, di un’infezione.

Altre complicanze includono un sanguinamento, la cataratta e la perdita della visione.

Il dolore non è comune dopo l’intervento, ma l’occhio operato chiaramente puo’ essere gonfio e sensibile per qualche giorno. Un antinfiammatorio (non l’aspirina!) è di solito sufficiente ad alleviare i sintomi. Se l’occhio dovesse invece essere molto dolente e specialmente se la vista dovesse ridursi bruscamente è invece necessario rivolgersi immediatamente al proprio chirurgo.

Le cure postoperatorie sono molto importanti per il successo dell’intervento, cosi come lo sono i controlli successivi all’operazione, dove l’oculista controllerà la pressione, lo stato della bozza e l’aspetto interno dell’occhio.

E’ importante astenersi da sforzi eccessivi dopo la chirurgia, almeno fino a quando la pressione non sia ritornata ai livelli normali.

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