I 4 più comuni errori di refrazione sono: Miopia o visione sfocata per lontano; Ipermetropia o visione sfocata per vicino; Astigmatismo; Presbiopia (non si riesce a mettere a fuoco per vicino a causa dell’invecchiamento oculare).
E’ possibile che più di un difetto di refrazione sia presente contemporaneamente (tranne miopia con ipermetropia poiché sono opposti). L’astigmatismo tuttavia, può essere sia miopico che ipermetropico che misto (miopico+ipermetropico: un asse della cornea manda le immagini a fuoco davanti alla retina, l’altro asse dietro).
La miopia è ereditaria. E’ scoperta di solito fra gli 8 e i 12 anni di età. Durante la pubertà e fino ai 20 anni, a seguito dei rapidi cambiamenti corporei la miopia può aumentare. Fra i 20 e i 40 anni invece, di norma non progredisce ulteriormente.
Persone affette da miopia elevata sono a rischio aumentato di distacco di retina. In questo caso, è bene farsi spiegare accuratamente dal proprio oculista quali sono i sintomi premonitori di un distacco di retina. La chirurgia è l’unico rimedio per il distacco di retina, per cui è importante sottoporsi a regolari controlli oculistici per prevenirlo.
Come la miopia anche l’ipermetropia è di solito ereditaria. I bambini piccoli tendono comunemente alla ipermetropia, ma con la crescita del corpo anche l’occhio diventa più lungo e l’ipermetropia diminuisce o scompare del tutto.
La presbiopia fa parte del normale processo d’invecchiamento di un individuo.
Quando si è giovani, il cristallino, la lente che permette la messa a fuoco delle immagini è morbida e flessibile e consente di vedere gli oggetti sia a distanza sia vicino.
Dopo i 40 anni tuttavia, questa lente diviene più rigida, e non più in grado di cambiare forma facilmente come prima. Di conseguenza, è più difficile mettere a fuoco gli oggetti situati vicino e quindi leggere o compiere altre azioni come infilare un ago.
L’oculista, attraverso l’ausilio di una montatura e delle lenti di prova, valuterà la presenza di un eventuale vizio di refrazione facendo leggere il paziente a distanza e per vicino.
Il procedimento con cui si chiede al paziente di vedere attraverso lenti progressivamente più forti o più deboli è denominato esame della refrazione, ed è soggettivo.
Esistono anche altri esami che non richiedono la collaborazione del paziente, come l’autorefrattometria in cui è uno strumento a calcolare il potere degli occhiali o la schiascopia, esame in cui è l’oculista stesso che attraverso l’utilizzo di una luce indirizzata verso l’occhio del paziente può calcolare la lente appropriata da prescrivere.
Per un accurato esame della refrazione è molto spesso indispensabile dilatare la pupilla con delle gocce. Dopo l’utilizzo di queste gocce è possibile vedere sfocato per qualche ora, o qualche giorno.
I visi di refrazione sono soltanto una delle possibili cause di riduzione visiva. E’ per questo fondamentale sottoporsi subito a un controllo oculistico qualora si dovessero manifestare i sintomi di una visione sfocata.
Ci sono molti modi per correggere il proprio errore refrattivo.
Gli occhiali e le lenti a contatto sono il metodo più comune. Funzionano ri-focalizzando le immagini sulla retina, compensando l’alterazione di forma dell’occhio, responsabile del difetto.
La chirurgia refrattiva è un’altra possibilità per correggere o migliorare la propria visione. Questa procedura chirurgica agisce modificando la forma della cornea, permettendo ai raggi luminosi di andare a fuoco sulla retina.
Occhiali Gli occhiali sono un modo facile e pratico di correggere un vizio refrattivo. Aiutano inoltre a proteggere gli occhi dall’esposizione ai raggi luminosi nocivi, come gli ultravioletti.
I bifocali sono usati per correggere la presbiopia. Nella porzione superiore della lente presentano la correzione per vedere a distanza mentre in quella inferiore una lunetta per vedere da vicino. I multifocali sono invece occhiali che permettono di vedere sia da vicino sia da lontano e anche a distanze intermedie.
Se non si necessita una correzione per guardare la televisione o guidare, può essere necessario farsi prescrivere solo delle lenti per leggere o si possono acquistare degli occhiali da banco.
Fra i 40 e i 60 anni è normale dover cambiare gli occhiali poiché la capacità di focalizzare declina progressivamente.
Lenti a contatto Le lenti a contatto sono dei piccoli dischi di materiale plastico che si mettono direttamente sull’occhio. Esistono molti tipi di lenti a contatto disponibili e il tipo migliore dipende dalla persona che le deve indossare e dal suo stile di vita. L’oculista potrà consigliare circa la soluzione più adatta.
Le lenti a contatto richiedono tuttavia che si osservino alcune misure igieniche e comportamentali. Possono, infatti, essere veicolo d’infezioni, anche gravi, di traumi meccanici o di reazioni allergiche.
Chirurgia refrattiva La chirurgia può ridurre o eliminare la necessità di occhiali o lenti a contatto. E’ essenziale tuttavia informarsi circa le problematiche inerenti al proprio specifico caso, conoscere i vantaggi ma anche le possibili complicanze. Lasik E’ una tecnica microchirurgica, che vede l’impiego di una lama tagliente (o ultimamente un laser tagliente) combinata con l’utilizzo del laser, per trattare miopia, ipermetropia e astigmatismo. Il chirurgo che esegue questa tecnica taglia un sottilissimo flap corneale e lo apre come la pagina di un libro, esponendo la parte di cornea da trattare con il laser. Quando il trattamento laser è completo il flap corneale è riportato nella sua normale posizione per permettere al processo di guarigione di iniziare. PRK La tecnica differisce dalla precedente poiché non si produce nessun taglio sulla cornea. Il laser è utilizzato direttamente sulla superficie corneale, che è modellata secondo il difetto da trattare. Cheratotomia astigmatica E’ una procedura microchirurgica per correggere l’astigmatismo. Il chirurgo esegue tagli profondi sulla cornea (uno o due) per appiattire i meridiani corneali troppo curvi.