La paralisi di Bell è un disordine neurologico che causa la paralisi parziale o totale di un lato della faccia.
Il paziente non è più in grado di sorridere con una delle due metà della bocca.
A volte non si riesce a chiudere completamente una palpebra, con conseguente irritazione oculare e sensazione di corpo estraneo.
E’ possibile una sensazione di anestesia della faccia, benché di solito un qualche grado di sensazione è ritenuto. Si può anche avvertire dolore, prima dello sviluppo della paralisi o durante.
Altri sintomi includono: Diminuita produzione lacrimale; Visione offuscata; Ridotto senso del gusto; Distorsione o discomfort nell’udito.
In genere, la causa della paralisi di Bell è sconosciuta. Può derivare da un problema del sistema immunitario o da un diminuito flusso sanguigno al nervo facciale. Un’altra causa può essere ricercata in un’infezione virale.
Più comunemente una paralisi di Bell occorre in persone affette da diabete mellito, in chi ha una familiarità’ per il problema e in donne incinte.
Recentemente il dito è stato puntato su due nuove possibili cause: la Malattia di Lyme (infezione da una spirocheta), e l’Herpes Simplex.
L’oculista deve determinare se tutte le branche del nervo facciale sono state colpite o se almeno la muscolatura della fronte è stata risparmiata, consentendo al paziente di aggrottarla. Se il muscolo frontale può contrarsi significa che la paralisi è di origine cerebrale e non deriva da un problema del nervo in se.
In genere una paralisi di Bell è diagnosticata escludendo altre possibili cause.
Se non migliora entro alcune settimane, è opportuno sottoporsi a una risonanza magnetica per escludere la rara possibilità di un tumore.
Per mantenere gli occhi adeguatamente lubrificati sono utili le lacrime artificiali in collirio. E’ importante però sempre seguire accuratamente la prescrizione medica e attenersi alle istruzioni, poiché se le palpebre non sono in grado di chiudersi, l’occhio è a rischio d’infezioni, irritazioni e altri problemi.
In alcuni casi possono essere necessari colliri o medicine a base di corticosteroidi o antivirali per aiutare il processo di guarigione.
In oltre l’80% dei casi, la paralisi regredisce spontaneamente. Il recupero inizia tipicamente dopo circa 3 settimane dall’esordio, e si completa nel giro di 2 o 3 mesi. Nonostante i sintomi migliorino un qualche grado di lieve paresi o irregolarità nei movimenti può rimanere.
In meno del 20% dei casi non si assiste a nessun miglioramento.