Il segno più comune del retinoblastoma è un cambiamento nel colore della pupilla. La pupilla, normalmente nera, appare bianca, specie sotto una luce chiara. Quest’aspetto è a volte denominato riflesso a occhio di gatto.
E’ d’esperienza comune vedere occhi rossi quando si scatta un fotografia utilizzando il flash. Quando invece la pupilla appare bianca, specie in un occhio solo, è un segno di un qualche problema oculare, e bisogna consultare immediatamente un oculista.
A volte un occhio con retinoblastoma può essere deviato (strabico).
Il retinoblastoma può essere ereditario ed è più frequente in quei bambini con una storia familiare della malattia.
Può insorgere in uno o in entrambi gli occhi, di solito durante il primo o il secondo anno di vita. Bambini di ogni razza possono esserne affetti, senza differenze tra maschi e femmine.
Se un bambino sviluppa un retinoblastoma ha un rischio aumentato di essere affetto da tumori anche in altre parti del corpo. E’ importante pertanto che si sottoponga a regolari controlli da un oculista e da un pediatra specializzato in oncologia (tumori).
I genitori sono di norma i primi ad accorgersi della presenza di una pupilla bianca, guardando le fotografie dei propri figli. Oppure è il pediatra a notare il problema, accorgendosi di uno strabismo o della differenza di colore tra le due pupille.
Oltre al retinoblastoma una pupilla bianca in un bambino può indicare: Cataratta; Persistenza di vitreo iperplastico primitivo; Retinopatia del Prematuro; Toxocariasi.
Con la diagnosi precoce, il trattamento del retinoblastoma è molto efficace. Più del 90% dei bambini sopravvive e molti occhi possono essere salvati dalla combinazione di medicine, terapia radiante, termo, crio e laserterapia.
Nei casi più severi l’occhio deve essere rimosso, per evitare il diffondersi del tumore.