Chirurgia delle Miodesopsie
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Dr Giulio Bamonte
Medico Chirurgo Oculista Specialista in Malattie e Chirurgia della Retina
- Che cos’è: le Mosche Volanti/Miodesopsie sono delle opacità percepibili all’interno del campo visivo anche detti corpi mobili vitreali o in inglese floaters. Di solito si muovono con i movimenti della testa e sono visibili particolarmente in condizioni di forte luminosità. Non sono una patologia ma possono essere la spia di un distacco di retina.
Le mosche volanti non associate a un distacco di retina o a delle rotture sono invece innocue e di solito diminuiscono con il tempo e, diventando meno fastidiose non necessitano alcun trattamento. La chirurgia non è quasi mai indicata, salvo in rari casi in cui il paziente è notevolmente infastidito dal problema. In questo caso l’unico rimedio è la Vitrectomia. Altre terapie con la vitreolisi yag-laser o la vitreolisi enzimatiche non sono altrattanto efficaci e presentano un profilo di rischio più elevato che non la vitrectomia.
Vitrectomia per Floaters (corpi mobili vitreali)
Recentemente, con l’introduzione dei sistemi di chirurgia mini-invasiva senza suture, l’intervento di Vitrectomia per Mosche Volanti/Miodesopsie rappresenta una valida e accettabile soluzione. Tuttavia, nonostante il successo chirurgico rasenti il 100% è sempre un intervento da considerare con cautela, data la possibilità di rischi. Il miglior candidato a questo tipo di chirurgia è un paziente già sottoposto a Chirurgia della Cataratta, in cui un distacco posteriore di vitreo sia documentabile. La presenza di un distacco spontaneo del vitreo (innocuo e fisiologico) rende il rischio di Distacco di Retina (causa di cecità) post-operatorio molto più basso.
Molto spesso capita invece di visitare pazienti giovani affetti da miodesopsie. In questo caso l’intervento è quasi sempre da sconsigliare, nonostante i sintomi. La possibile insorgenza della Cataratta nel post-operatorio e quindi la necessità di un intervento di sostituzione del cristallino deve essere messa in forte conto prima di prendere la decisione di intervenire. Inoltre, in questi casi, il vitreo è quasi sempre tenacemente attaccato alla retina, il che rende la formazione di rotture retiniche iatrogene intra-operatorie più probabile che non nei casi con distacco di vitreo. Le rotture retiniche iatrogene possono portare a distacco di retina.
In genere l’intervento è eseguito in anestesia locale, con un’iniezione di anestetico intorno all’occhio (come dal dentista) e dura intorno ai 15-30 minuti. Alla fine il paziente è bendato e puo’ andare a casa. I rischi della vitrectomia per floaters/miodesopsie sono gli stessi per qualunque tipo di vitrectomia e quindi molto bassi: infezione, distacco di retina, cataratta. A parte la cataratta, che dopo i 55 anni è molto frequente, l’infezione è davvero rarissima. Il distacco di retina occorre in meno del’1% dei casi.
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